IL DIRITTO DEL SUOLO
Il diritto del suolo
La patria è dove trovi pace e rifugio, dove ti puoi fermare
Il 21 settembre una delegazione di promotori e firmatari di un appello per lo “ius soli”, composta da Luigi Manconi, Furio Colombo, Luigi Ferrajoli, Luciana Castellina , Franco Lorenzoni e Ginevra Bompiani, ha incontrato il Presidente del Senato Grasso, per presentargli il documento e invitarlo a operare per l’approvazione della legge. Questo è il testo dell’appello, rivolto al Presidente della Repubblica Mattarella, al Presidente del Senato Pietro Grasso, alla Presidente della Camera Boldrini e a tutti i cittadini italiani.
Nell’epoca che stiamo vivendo, l’esilio è diventato la condizione naturale di milioni di esseri umani. Le guerre, le occupazioni, le intolleranze, gli abusi, le violenze stanno rendendo la nostra terra inabitabile a intere popolazioni costrette alla fuga. Oggi la patria è dove trovi pace e rifugio, è quella che rende possibile una convivenza civile. La patria è dove ti puoi fermare.
È in questa luce che l’idea di cittadinanza cambia aspetto e dal diritto di sangue si apre al diritto del suolo, è così che un Paese ritrova se stesso riconoscendosi nel suo prossimo.
Siamo tutti figli della confusione fra patria e esilio.
È una nuova idea di cittadinanza, che corrisponde al nostro tempo e alla storia comune, un’idea che ha fatto l’America e sta facendo l’Europa.
Il nuovo principio dice che un bambino che nasce e cresce in Italia, che parla italiano e studia italiano, è italiano. È il vivere insieme e parlare una stessa lingua che ci rende concittadini.
Se manteniamo un atteggiamento di paura e rifiuto, ci aspetta un mondo di ‘campi’, ufficialmente provvisori, in realtà perpetui, chiusi da muri che dividono uomini e donne per sempre estranei, e i nostri Paesi saranno abitati da sconosciuti senza diritti, mortificati e scontenti.
Ma se accettiamo di guardarli in faccia, vedremo persone che rimodellano con noi una vita comune.
Perché il mondo è cambiato – e anche noi abbiamo contribuito a cambiarlo – e non abbiamo altre opzioni che incontrarci o farci la guerra, affratellarci o terrorizzare ed essere terrorizzati.
Oggi si tratta di dare la cittadinanza a circa 800.000 bambini, per non ritrovarli ragazze e ragazzi senza alcun diritto.
E di imparare dai bambini a giocare e crescere insieme.
Per questo chiediamo agli Italiani di essere saggi, generosi e lungimiranti e di sostenere la legge che concede la cittadinanza per Ius soli, diritto del suolo.
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Condivido il testo, ma temo che ci vorrebbero milioni di firme per convincere politici troppo paurosi. inizio a firmare Io
TRIESTE. Nella mia famiglia teniamo in affido un bambino di etnia pakistana, ma nato in italia: Vorrei per lui un futuro di pace.
finalmente sia riconosciuto il dirittodi cittadinanza a chi nasce in questo paese
e’ assurdo non dare la cittadinanza a persone nate in altro paese ma che vivono in Italia. e’ un danno non solo per la persona in questione ma anche per l’italia
ADERISCO
il cosiddetto ius soli temperato è un primo passo per una convivenza civile che integri e non divida.
FIRMO
FIRMO
i diritti non si concedono, si riconoscono
firmo volentieri, sperando nel buon senso di molti parlamentari!
Pienamente d’accordo con testo della proposta di legge
Firmo
firmo con convinzione
L’inclusione è il presupposto indispensabile per una convivenza pacifica e armoniosa