IL NUOVO ITALICUM È PEGGIORE DEL PRIMO
La legge in gestazione prevede liste bloccate e parlamentari nominati dai partiti
Felice Besostri
E’ proprio vero che non c’è il 2 senza il 3. E’in gestazione la terza legge elettorale incostituzionale dopo il Porcellum e l’Italicum, azzoppati dalla Consulta con le sentenze n.1/2014 e n. 35/2017. L’Italicum 2.0 è soltanto più furbo, cerca di nascondere le incostituzionalità con un’abile operazione di chirurgia plastica. Per esempio con i primi emendamenti sono aboliti i capilista bloccati e i creduloni son caduti in trappola. I capilista sono bloccati ancora perché tutte le liste dei candidati sono bloccate e sono sempre i primi ad essere nominati e gli unici con i collegi piccoli. Restano le multicandidature in più collegi, ma della stessa circoscrizione. I collegi sono più piccoli da tre a sei, mentre prima andavano da 3 a 9, diminuiscono le possibilità di essere eletti per i candidati dal terzo al sesto posto. La vera furbata è quella di prevedere i nomi dei candidati stampati sulla scheda con la possibilità di mettere un segno a fianco del nome. Gli elettori più ingenui crederanno di dare una preferenza, mentre è solo un modo di votare la lista bloccata.
Il premio di maggioranza non è stato ridotto al 52 per cento dal 55 per cento: il 52 per cento dei seggi è solo l’entità minima del premio, che viene assegnato già con il 37 per cento dei voti validi al primo turno sia alla Camera che al Senato. La vera sostanza è che sarebbe un Parlamento interamente di nominati dai capipartito: basta! Due leggi elettorali incostituzionali in una stessa legislatura è un record europeo e mondiale.
Felice C. Besostri
(coordinatore degli avvocati antitalicum)