IN CASA O PER STRADA VOGLIAMO RESPIRARE
Non solo George Floyd
IN CASA O PER STRADA VOGLIAMO RESPIRARE
La Comunità domenicana del Brasile ha lanciato una campagna di solidarietà con le famiglie dei neri uccisi dalla polizia, non solo negli Stati Uniti. Manifestare contro la violenza verso le persone di colore
Come George Floyd, l’afroamericano ucciso a Minneapolis, così il giovane nero João Pedro era stato ucciso il 18 maggio scorso a Rio de Janeiro dalla violenza della polizia. La Comunità Domenicana del Brasile ha lanciato una campagna perché da tutto il mondo si scriva alle famiglie delle due vittime, in segno di solidarietà e compassione. “Noi siamo Chiesa” ha raccolto questo appello e lo diffonde in Italia invitando a rispondervi per combattere la violenza verso le persone di colore.
San Paolo, lunedì 8 giugno 2020
Cari amici e care amiche,
la Comunità Domenicana in Brasile nella sua permanente lotta per pace e giustizia, sta organizzando una campagna internazionale per inviare messaggi personali ai famigliari di due persone amate assassinate dalla polizia. João Pedro, di solo 14 anni, a São Gonçalo-Rio de Janeiro e George Floyd a Minneapolis-Usa, entrambi assassinati secondo un modo di agire razzista e nella sicurezza di impunità e copertura da parte dei governanti. Per questo la Comunità invita a scrivere con il cuore cinque o sei righe, mettere nome, professione e città e inviare a querorespirar@dominicanos.org.br. I frati domenicani cureranno la consegna ai famigliari.
“La solidarietà è la più bella qualità dell’essere umano”.
“Sono in casa, calma!”, è stato l’ultimo messaggio alla madre dell’adolescente nero di 14 anni João Pedro pochi minuti prima di essere assassinato il 18 maggio 2020 a São Gonçalo, Rio de Janeiro. Una settimana dopo, “Non posso respirare”, sussurrava George Floyd, l’afroamericano di 46 anni a Minneapolis, Stati Uniti, con il collo soffocato dal ginocchio di un poliziotto bianco il 25 maggio. Entrambi sono stati assassinati in uno scenario di brutale violenza poliziesca.
Stiamo vivendo momenti molto difficili. Crisi sanitaria, politica, economica, ecologica e tante altre. Nonostante le nostre diverse esperienze di vita, e anche di fede, in molte situazioni la paura prevale, l’incertezza e l’insicurezza ci dominano. È un imperativo etico riconoscere il dolore dei nostri simili, e mobilitarci, motivati, al di là dell’indignazione, dalla solidarietà e dalla compassione.
È in questo contesto che noi, Commissione Domenicana di Giustizia e Pace del Brasile nella condizione di discepoli solidali e di discepole solidali di Gesù e della nostra amica e maestra Lilia Azevedo, della cui Pasqua celebriamo il 120 anniversario, stiamo lanciando la Campagna “In casa o per strada, vogliamo respirare” che consiste nello scrivere UN SOLO messaggio indicando nome, professione, città, Stato, Paese (in portoghese, inglese, francese, spagnolo, italiano) di non più di cinque o sei righe destinate alle famiglie di João Pedro e George Floyd, assassinati dalla polizia, vittime di razzismo e di tanti altri tipi di violenza e discriminazione.
I messaggi vanno inviati per e-mail a querorespirar@dominicanos.org.br. I bambini possono manifestarsi con disegni. L’importante è che ci si manifesti, si esprima il nostro sdegno e dolore: “Non ne possiamo più”. Il nostro grido è: “Senza Giustizia non c’è Pace”. Esigiamo, come Bartolomeu de Las Casas, “tutti i diritti per tutti e tutte”. Ci ispiriamo in questa campagna anche al profeta Isaia che annuncia: “Il futuro della Giustizia è la Pace” (Is 32,17).
I messaggi ricevuti saranno tradotti in portoghese e inglese, tutti saranno inviati ai famigliari e alle comunità di João Pedro e George Floyd e verranno pubblicati nelle reti sociali della nostra Commissione. Chiediamo che, ricevendo questa Lettera, dedichiate immediatamente mezz’ora del vostro tempo per rispondere, per moltiplicarla e inviarla ai vostri contatti. Così miglioreremo la nostra Campagna.
La Campagna richiede che volontari si rendano disponibili per le necessarie traduzioni. Al caso, prendete contatto attraverso lo stesso e-mail. Sottolineiamo che nello stesso quartiere in cui George Floyd è stato assassinato si trova una Parrocchia, il cui parroco è il frate domenicano Frei Jerry Stookeym impegnato nella solidarietà internazionale.
Con Papa Francesco affermiamo: “Non possiamo tollerare né chiudere gli occhi davanti ad alcuna forma di razzismo o di esclusione”. Questa Campagna è nostra. È di tutti e di tutte. Al lavoro! Questa modalità si giustifica solo per Covid-19; altrimenti sarebbe nelle strade.
Goiânia, 7 giugno