Newsletter n. 13 del 6.05.2017
Cari amici,
la Chiesa dei poveri non può stare che dalla parte degli esuli e dei migranti, e al naufrago che raccoglie per mare non può chiedere, prima di tirarlo su, se è un migrante economico o un migrante politico, né se è un cliente o una vittima degli scafisti. E la Chiesa di tutti non può che accoglierli, comunque e da dovunque vengano. Questa è l’unica risposta possibile, almeno da parte dei cristiani, alla campagna denigratoria nei confronti delle ONG che si sostituiscono alla perversa logica governativa della limitazione o del rovesciamento dei flussi. A tale questione sono dedicati i testi ora pubblicati nella sezione “dicono i fatti” del sito.
In “dicono i discepoli” viene pubblicata un’intervista su Micromega di Valerio Gigante a Raniero La Valle sul “corso di una vita” nella quale si racconta del perché delle scelte fatte sia in sede politica che ecclesiale.
Nella sezione “libero Sinodo” si trovano una nota di Vittorio Bellavite, coordinatore di Noi Siamo Chiesa, sul congresso di Pax Christi, uno storico documento “di base” in cui si faceva appello alla Chiesa perché mettesse la non violenza al centro del suo annuncio, e una convocazione ad Assisi di gruppi e movimenti “per radicare la svolta” di papa Francesco e tradurla in prassi della vita ecclesiale.
Con i più cordiali saluti
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