Newsletter n. 44 del 31.10.2017
Newsletter n. 44 del 31 ottobre 2017
Cari amici,
visitando il 30 ottobre il dicastero di Curia che ha organizzato il “vertice” del 10 e 11 novembre in Vaticano per scongiurare la guerra nucleare, il papa ha evocato il rischio, per nulla irrealistico, di un “suicidio dell’umanità”. Le parole sono importanti; è necessario che ciò che nella storia si è sempre fatto, e che dal 1945 chiamiamo “genocidio”, sia riconosciuto ormai a tutti gli effetti, come “suicidio”: nel senso che la violenza e la morte inflitte a qualsiasi numero di persone in ragione della loro appartenenza a un popolo, a un gruppo, a un regime, a una condizione fisica, sociale o culturale e a un destino comune, tanto che siano stabilite in un luogo quanto che siano migranti, sono una violenza e una morte inflitte a noi stessi, e per una non implausibile ipotesi, un suicidio dell’umanità tutta intera. Gli strumenti principali ne sono oggi la guerra e le armi di distruzione di massa, ma non sono i soli. Perciò torna d’attualità la lotta per la pace, diventano necessarie una politica e una cultura volte a edificare un mondo senza genocidio, ed appare provvidenziale, nell’attuale momento storico, che la Chiesa scelga la via non della neutralità ma della profezia. A questa antica invocazione del cardinale Lercaro, ripresa recentemente dal papa a Bologna, è dedicato nel sito chiesadituttichiesadeipoveri un articolo del teologo Fabrizio Mandreoli comparso nello spazio web di Articolo UNO Mdp.
Nella sezione “dicono i discepoli” del sito pubblichiamo, proprio nella ricorrenza del 31 ottobre, data tradizionalmente associata all’inizio della riforma luterana, una riflessione di comunità cristiane italiane che chiedono un’accelerazione del cammino ecumenico fino a una celebrazione comune dell’eucarestia.
Pubblichiamo poi una bella recensione di Andrea Lebra dell’ultimo libro del teologo Giovanni Ferretti, che perora una definitiva uscita dalla gabbia del fondamentalismo nella ricezione della Parola di Dio e della rivelazione.
Manteniamo infine in primo piano, per i frequentatori del sito, la registrazione integrale del collegamento di papa Francesco con la stazione spaziale, cui si può giungere con un clic qui o sul primo articolo della sezione “dice Francesco”. Si tratta, oltre tutto, di una straordinario pezzo di televisione, comprese le sue lunghe pause nella comunicazione tra la terra e lo spazio. Ci piacerebbe che molti, utilizzando il luogo dei commenti predisposto a piè di pagina, facessero conoscere le loro reazioni a questo documento.
La lettera di sostegno a papa Francesco che abbiamo pubblicato il 24 ottobre scorso nella sezione “dicono i discepoli” ha raggiunto finora le 35.900 firme.
Con i più cordiali saluti
www.chiesadituttichiesadeipoveri.it