Quale Europa oggi dopo sessanta anni? Analisi e proposte di cattolici che si ispirano al Concilio

L’European network Church on the Move è un circuito di cattolici che si ispirano al Concilio Vaticano II . Il 25 marzo esso ha pubblicato un documento sulla situazione dell’Europa,  condiviso e diffuso da “Noi Siamo Chiesa” che di questo circuito fa parte.

Dopo essersi  richiamato allo spirito delle origini nel 1957 il testo analizza le grandi questioni di fronte alle quali si trova l’Europa: dominio della finanza, “terza guerra mondiale a pezzi”, nuova pericolosa Presidenza USA, immigrazione, terrorismo e una crisi che accresce le disuguaglianze. A ciò si aggiunge la modernizzazione dell’arsenale nucleare e un riarmo diffuso in tutto il pianeta.

In questa situazione l’Europa dimentica troppo spesso i suoi valori, i diritti dell’uomo, la pace, la giustizia economica. I fondamentalismi falsamente rassicuranti prendono piede, le forze democratiche non sanno gestire in modo equo e concordato questi problemi, soprattutto quello dei migranti. Cresce quindi la disaffezione nei confronti dell’Europa. La caduta del muro di Berlino è stata un’occasione persa per instaurare relazioni più giuste tra gli Stati e tra i popoli.

Richiamandosi al magistero di papa Francesco il documento si conclude con questo appello:

“Basandoci sul Vangelo e sulle intuizioni del Concilio Vaticano II, facendo riferimento al magistero di papa Francesco, spinti ad agire politicamente dalla nostra fede in Gesù e ispirati dal suo Spirito, avendo fede nella salvezza della creazione, secondo il Cantico delle creature di San Francesco, noi lanciamo un appello:

– per un’Europa unita che si arricchisca della diversità delle sue tradizioni, delle sue lingue, della sua storia, delle correnti di pensiero e delle religioni che l’hanno modellata, e che pratichi un continuo dialogo affinché tutti i suoi cittadini si riconoscano mutualmente  cittadini europei.

– per un’Europa che abbia come anima la preoccupazione del  benessere materiale e spirituale di ogni cittadino senza nessuna discriminazione nel rispetto dei diritti dell’Uomo, la solidarietà, la giustizia sociale e economica, l’accoglienza dello straniero, “la spada che si trasforma in aratro”, il desiderio di pace, di azione congiunta e di relazioni di fraternità tra tutte le persone quali che siano la loro religione o la loro filosofia.

– per un “ new deal” per l’Europa, perché nuove istituzioni europee si oppongano alla potenza del denaro e mettano le persone al centro  delle loro impegno, come dice papa Francesco; perché siano realizzate in modo coordinato  riforme politiche ed economiche che portino ad una ripresa economica solidale tra i paesi dell’Europa, per ridurre in ciascuno di essi la disoccupazione e in modo particolare quella dei giovani, che devono essere accolti nel mondo degli adulti.

–  per opporsi dovunque, nelle comunità cristiane e nelle Chiese, all’ondata distruttrice, fondamentalista e identitaria che percorre l’Europa. Questa   ondata, che fa riferimento tra l’altro ad un’idea antica e antievangelica di “ civiltà cristiana” è contraria allo spirito di Gesù perché contiene in sé i germi del razzismo, dell’esclusione e della violenza. Bisogna dire  di no con forza  e dappertutto   a questo ritorno a un passato che dovrebbe essere ripensato  con sentimenti di umiltà e di pentimento.

“Agiamo insieme senza  indugi  e con grande energia per costruire così  un’ “altra Europa” e con ciò contribuire a creare un mondo di pace, di giustizia sociale ed economica, un mondo di fraternità e di solidarietà in cui ogni persona possa realizzarsi, quali che siano le sue convinzioni, la  sua religione o la sua filosofia, nel rispetto di quella degli altri”.

(European Network Church in the Move / Réseau Européen Eglises et libertés)

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