SE NON C’È LA POLITICA
SE NON C’È LA POLITICA
Una poesia dedicata ad Alan Kurdi, il bambino curdo di Kobane morto tre anni fa nel mare tra Bodrum, in Turchia e l’isola greca di Coo, nel tentativo della famiglia di fuggire dalla guerra in Siria e dal tormento turco per raggiungere l’Occidente. La foto del bimbo fece il giro del mondo e la zia di Alan disse: «C’è qualcosa in quell’immagine: Dio ha acceso la luce su di essa per svegliare il mondo»
di Giovanni Mereu
Io, grande mare del mondo, no
non l’ho voluto
questo cucciolo d’uomo
che mi avete dato.
Altre altre volte fui sepolcro ignaro
come ho potuto
quando gettaste vittime Innocenti
da voli della morte
o chiusi nelle stive nere di barconi lerci.
Questa volta no
non ho voluto
accogliere questo cucciolo d’uomo
che mi avete dato.
Sul ciglio del mondo
ero sospeso
come un’immensa lacrima salata
quando l’ho visto già nel sonno eterno.
L’ho preso in braccio quale novello padre
con l’onda più tenera che avevo
chiedendo, in un sussurro, al vento lieve
di cullarlo lontano dagli scogli aguzzi
e poi deporlo là dove m’asciugo.
Ve l’ho ridato come se dormisse
col viso dolce verso me rivolto
quale saluto estremo ed infinito
lui, col corpicino immoto
io, nel mio perpetuo movimento.
Or che non ha più sogni
né futuro alcuno
che almeno trovi pace
questo cucciolo d’uomo
nel delicato grembo della madre terra.
E tu, uomo, se già non ti duoli
e se non piangi
di che soffrir e pianger suoli?
Giovanni Mereu