SUGGERIMENTI AL PAPA PER LA SCELTA DEL NUOVO VICARIO A ROMA

Le proposte di due distinti gruppi di fedeli romani: riprendere la grande tradizione evangelica e pastorale di papa Gregorio Magno; sviluppare un percorso proprio della Chiesa a Roma non identificato con le logiche vaticane.

Il primo documento che pubblichiamo è di un gruppo di cristiani romani che hanno inviato il loro suggerimento avvalendosi del sito www.chiesadituttichiesadeipoveri.it

Al Vescovo e ai responsabili della Chiesa di Roma

 “Noi fedeli di Roma, molti anche frequentatori dell’Eucaristia a san Gregorio al Celio e della Lectio Divina al monastero delle monache camaldolesi all’Aventino, rispondendo all’invito di papa Francesco ci permettiamo di formulare questo suggerimento per la scelta del nuovo Vicario del Papa a Roma.

La presenza di un pontificato carismatico e messianico come quello oggi  presente a Roma ci sembra che permetta ed inviti a riprendere nella città di Pietro la grande tradizione di Gregorio Magno, che vuol dire:  

  1. praticare il primato della Parola di Dio e farla crescere con la Chiesa che la legge;
  2. unire l’esempio di uno stile di vita monastico alla pratica pastorale, l’annuncio del Vangelo alla reinvestigata proposta delle sue traduzioni nelle scelte morali, tenendo viva la lezione dei Padri;
  3. partecipare al governo della città in favore dei poveri, con autorità e comunione con tutto il clero, e della città vivere i tormenti e la crisi restituendole ragioni di speranza;
  4. praticare l’ecumenismo e la missione “ad Gentes” a partire dagli anglicani e dal concorso alla rievangelizzazione dell’Europa.

Queste cose, che già rifulgono nel ministero dell’attuale vescovo di Roma papa Francesco, dovrebbero trovare ulteriore concretezza e coerenza nel ministero del suo Vicario. 

 Con grande amore per la Chiesa che è a Roma e per il suo vescovo” .

(A conclusione il documento suggerisce anche una possibile corrispondenza tra i criteri indicati e il nome di chi sarebbe in grado di adempierli)

Raniero La Valle, Gianni Toniolo, Italo De Curtis, Francesca Romana Pozzonelli, Matilde De Caterini, Antonietta Andruso,  Nicoletta Gandolfo, Maria Teresa, Maricla Sellari, Maria Antonia Del Pozzo, Norma Borghetto, Rui Zhang, Sanny Tiralosi, Norma Lupi, Giuseppe Forte, Maria Grazia Giambartolomei, Giorgio Lombardo, Fiorella Storti, Raffaele Vigorita, suor Rosa Maria Cariati, Valentino Bobbio, Enrico Rufi, Pina Sacra, Gastone Massarelli, Federica Massarelli, Daniele Ceccarelli, Agata Cancelliere, Grazia Tuzi.

 Roma, 10 aprile 2017, nella Settimana Santa

 

Il secondo documento che pubblichiamo è stato redatto e inoltrato dal Cenacolo di Amici di Papa Francesco:

Tenuto conto della complessità della diocesi di Roma – per la presenza della Santa Sede e dei suoi organismi che hanno influsso non secondario su molte vicende diocesane – il Cenacolo di Amici di Papa Francesco offre umilmente all’attenzione del Santo Padre, del quale ha immensamente apprezzato l’innovativa e sinodale iniziativa ecclesiale, le seguenti riflessioni.

  • Un pastore umanamente sereno e capace di autonomia pastorale e creatività e inventiva, in modo da sottrarre la diocesi alla vischiosa confusione con la pervasiva presenza vaticana.
  • Un uomo dotato di senso pratico, di risorse organizzative personali, capace di abitare la complessità romana senza timidezza e con discernimento illuminato dalla fede e non dalla diplomazia o dal servilismo.
  • Valorizzi le ricchezze di tanto laicato preparato e motivato: sia italiano che straniero, per una nuova stagione di pastorale multiversale e interculturale. A Roma più che altrove il laicato è asservito al clericalismo più mondano.
  • Non sia preoccupato della occhiuta vigilanza dei dicasteri vaticani, ma abbia saggezza e libertà per prendere iniziative proprie, secondo la identità cristiana propria di Roma, non sovrapponibile alla “logica” del Vaticano.
  • Si assuma con coraggio il compito di esplorare gli orizzonti segnalati da papa Francesco, andando anche più avanti di quanto lui propone, senza restare sempre a rimorchio, e cercare riduzioni comode nell’ispirazione.
  • Abbia a cuore il dialogo con il clero romano, come un corpo di pastori genuini e audaci, e non come ramificazione di influenze vaticane. Combatta con forza la burocratizzazione “similàtea” del Vicariato.
  • In particolare sia in dialogo vero e vigile con le istituzioni formative sia del clero diocesano che di quello dei religiosi e delle religiose: per mettere a beneficio di Roma tante risorse preziose, secondo un giusto indirizzo evangelico.
  • Abbia il coraggio di richiamare tutti (a cominciare dai preti) alla sobrietà evangelica: togliendo lo scandalo di mille istituzioni ecclesiastiche avide di guadagno e visibile scandalo per i valori evangelici.
  • Infine che non abbia il titolo di cardinale: perché c’è già il Papa; ma sviluppi in Roma una pastorale che sia esemplare per il resto del mondo, così da mostrare come si può assecondare creativamente, già da qui, l’ispirazione di Francesco

Roma, 10 aprile 2017

                                                                           Il Cenacolo di Amici di Papa Francesco

Be the first to comment “SUGGERIMENTI AL PAPA PER LA SCELTA DEL NUOVO VICARIO A ROMA”