TRAMONTO DEGLI INTEGRISMI
Newsletter 183 del 28 febbraio 2020
TRAMONTO DEGLI INTEGRISMI
Care Amiche ed Amici,
si è inaugurata venerdì 21 febbraio a Roma, alla Biblioteca Vallicelliana, la Scuola “Costituente Terra”. Essa mira a promuovere un costituzionalismo e una Costituzione mondiale, e per farlo c’è bisogno dell’opera dei giuristi, ma anche di una mobilitazione popolare e del superamento di due aporie che gravano sulla modernità: l’intreccio inestricabile della laicità con l’ateismo, conseguenza anche di un Dio frainteso e male annunziato, e la indebita supremazia dell’economia, ma anche della politica, che si scambiano una sovranità che loro non appartiene; di questo ha parlato il discorso introduttivo alla Scuola di Raniero La Valle, riportato in questo sito, mentre gli altri interventi (di Paola Paesano, di Luigi Ferrajoli) si possono trovare sul sito di Costituente Terra, e la registrazione dell’evento si può vedere sul sito di Radio Radicale, al link https://www.radioradicale.it/scheda/598888/inaugurazione-della-scuola-costituente-terra
Negli stessi giorni si è tenuta a Bari l’assemblea dei Vescovi cattolici del Mediterraneo, promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana, a cui il papa ha tenuto un cruciale discorso sul Mediterraneo non solo come mare di pace, ma come mare del meticciato e prova che la purezza delle razze non ha futuro. In questo discorso Francesco ha ribadito la follia della guerra (già “fuori della ragione” come la definì Giovanni XXIII) ed ha manifestato la sua paura nel sentire ripetere da alcuni leader dell’attuale populismo discorsi che negli anni 30 del secolo scorso incutevano prima paura, poi odio. In occasione della conferenza dei vescovi del Mediterraneo, il patriarca caldeo ha raccontato, con tutto il suo dolore, la situazione di devastazione a cui hanno ridotto l’Iraq le due guerre dell’Occidente, e il dramma delle popolazioni profughe e perseguitate.
Sulle reazioni seguite all’esortazione postsinodale “Querida Amazonia” interviene lo storico, studioso del papato moderno, Daniele Menozzi, con una puntuale intervista rilasciata ad Adista: non c’è alcun arretramento nel processo riformatore avviato da papa Francesco, anche se forse le potenzialità del suo pontificato hanno toccato un limite, oltre il quale si dovrà andare; ma in ogni caso il progetto di neo-cristianità alimentato da Giovanni Paolo II e, ancora più, da Benedetto XVI è definitivamente tramontato.
Con i più cordiali saluti
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