Newsletter n. 71 del 2 marzo 2018
VERSO IL 13 MARZO
Cari Amici,
anche questa volta non mettiamo niente di nuovo sul sito per non distrarre nessuno dall’ultima riflessione che si deve fare prima del voto del 4 marzo, e per mantenere in evidenza i quattro testi che guardano “oltre il 4 marzo” e indicano alla politica una strada e il lungo lavoro da compiere: 1) il documento che viene dalla cultura, e propugna il ritorno della politica al pensiero per fare le quattro cose necessarie, l’intervento pubblico per creare lavoro, il capitale non più sopra ma sotto la legge, la pace e il ripudio delle armi, l’accoglienza del profugo e dello straniero; 2) la visione di papa Francesco di un’economia di condivisione e comunione; 3) la Costituzione; 4) il richiamo scaturito dall’esperienza dei “cattolici del NO” dopo la vittoria nel referendum costituzionale del 2016, per una ripresa del cammino di civiltà, ivi compreso il definitivo congedo delle culture della modernità dall’errata immagine del Dio violento.
Riguardo al voto di domenica ribadiamo la necessità di votare validamente, per tenere accesa la democrazia, e ricordiamo che c’è il voto disgiunto, che perciò può essere difforme, per Camera e Senato. Chiesa di tutti Chiesa dei poveri non ha dato alcun suggerimento sul voto da dare; qui si possono solo citare i tre fatti nuovi intervenuti proprio alla fine di una campagna elettorale altamente incresciosa per toni e contenuti, anche grazie a una legge elettorale fraudolenta: il primo fatto è la grande, unitaria e rassicurante manifestazione antifascista di Roma del 24 febbraio, il secondo è la foto di gruppo dei quattro capi della destra, una di loro reduce dalla visita ad limina presso l’ungherese Orbán a Budapest, fantasma di un fascismo che si ripresenta non solo come tragedia ma anche come farsa; il terzo è l’inedita e imprevista proposta di un governo keynesiano da parte del movimento 5 stelle.
Passato il 4 marzo, arriverà rapidamente una data importante, il 13 marzo, in cui si compiranno i primi 5 anni del pontificato di papa Francesco. Sarà l’occasione di un primo bilancio; la prossima settimana daremo notizia di un incontro che già si è tenuto su questo tema presso la Federazione Nazionale della Stampa, su iniziativa di Raffaele Luise e dell’UCSI del Lazio. In tale occasione il cardinale Bassetti, presidente della CEI, nel ricordo dei convegni fiorentini di La Pira che pensava al Mediterraneo come a un lago di Tiberiade attorno a cui gravitano le tre religioni monoteiste, ebraismo, cristianesimo e Islam, ha annunciato il proposito di promuovere in Italia un incontro dei vescovi dell’area mediterranea. Pubblicheremo anche una “relectio de papa Francisco” in cui Raniero La Valle propone una lettura nuova per interpretare il papato bergogliano.
Con i più cordiali saluti
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